Con l’enorme successo al botteghino del film “Joker”, si è aperto il dibattito sull’importanza di riconoscere, accettare e trattare adeguatamente malattie mentali spesso ignorate e sottovalutate.
Immaginate di avere episodi di risate incontrollabili a un colloquio di lavoro, a un appuntamento romantico o persino a una veglia funebre? Ebbene, questo è un vero e proprio disturbo (di cui soffre il personaggio di Joker) noto come labilità emotiva.
La labilità emotiva è caratterizzata da risposte emotive sproporzionate che si manifestano con improvvisi ed esagerati scoppi di riso o di pianto, che possono essere o meno collegati al reale stato emotivo di chi ne soffre.
Le reazioni di pianto o di riso possono durare diversi minuti e sono incontrollabili, per cui possono diventare un’esperienza davvero spiacevole e disturbante che influisce significativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre.
Scopri anche:
Cosa causa la labilità emotiva?
Di solito si verifica in persone che hanno già sofferto di un disturbo neurologico o di una lesione che ha influenzato il modo in cui il cervello regola l’espressione emotiva.
Alcuni di questi disturbi possono includere:
- Stroke
- Multiple sclerosis
- Alzheimer’s disease
- Parkinson’s disease
Tuttavia, non tutti hanno sofferto di una qualche forma di malattia di Parkinson.
Non tutti coloro che hanno subito una lesione neurologica presentano labilità emotiva.
Scopri anche:
È curabile?
>
Sì, la labilità emotiva può essere controllata con farmaci che aiutano a ridurre la gravità e la frequenza degli scoppi emotivi.
Tuttavia, si tratta di un disturbo spesso diagnosticato in modo errato che viene spesso confuso con la depressione, il disturbo d’ansia, il disturbo bipolare o la schizofrenia.
Questo fa sì che molte persone con labilità emotiva ricevano un trattamento sbagliato e debbano affrontare le complicazioni della loro malattia.
Scopri anche: >>