I trattamenti più diffusi per la depressione includono farmaci, psicoterapia, meditazione e reti di supporto, ma è stato dimostrato che mangiare bene può anche contribuire a migliorare il senso generale di benessere fisico e mentale di una persona.
Anche se non esiste una dieta specifica per il trattamento della depressione, diversi studi scientifici hanno rilevato che alcuni cibi e bevande dovrebbero essere evitati (o limitati) quando si soffre di questa condizione, in quanto potrebbero esacerbare i sintomi.
Di seguito ne riportiamo alcuni, ma tenete presente che se sospettate di essere affetti da depressione dovreste consultare immediatamente il vostro medico per iniziare il giusto trattamento:
Nomi alternativi dello zucchero e perché evitarli
- Dextrosa
- Fruttosio
- Lattosio
- Maltosio
- Saccarosio
- Sciroppo di mais
- Zucchero invertito
Per altri nomi equivalenti allo zucchero in etichetta nutrizionale, .
I carboidrati raffinati si trovano in alimenti come biscotti industriali, torte, cereali in scatola, dolci industriali, pane bianco, caramelle e bevande analcoliche.
2. Oli vegetali raffinati
Gli oli vegetali ricchi di omega-6 possono promuovere l’infiammazione all’interno del corpo ed è stato dimostrato che l’infiammazione gioca un ruolo nel causare alcune forme di depressione e affaticamento e può interferire con l’efficacia dei trattamenti antidepressivi (3) (4) (5).
Alcuni oli vegetali che, oltre a essere altamente lavorati, spesso contengono elevate quantità di acidi grassi omega-6 includono:
- Olio di soia
- Olio di cotone
- Olio di colza
- Olio di sesamo
- Olio di semi d’uva
- Olio di crusca di riso
- Olio di cartamo
- Olio di mais
- Olio di girasole
Preferisci sempre olio d’oliva, olio di avocado o olio di cocco.
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3. Cibi ultra-lavorati
Gli alimenti ultra-lavorati spesso contengono non solo elevate quantità di zuccheri e grassi nocivi, ma anche altri ingredienti che sono stati collegati ad alterazioni dell’umore, soprattutto in persone particolarmente sensibili, come l’aspartame (6) (7) (8) e alcuni coloranti artificiali come la tartrazina (9).
Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire queste connessioni, gli alimenti ultra-lavorati (con più di 5 ingredienti) non forniscono benefici nutrizionali tali da compensare i potenziali rischi. Provate quindi a ridurli e vedete come vi sentite.
Inoltre scoprite:
4. Alcol
L’alcol può favorire o peggiorare i sintomi depressivi e la depressione, a sua volta, può indurre le persone a consumare grandi quantità di alcol per trovare una sorta di “sollievo” momentaneo. (10)
La mancanza di alcol non causa alcun problema di salute, quindi la cosa migliore da fare se si soffre di depressione è sicuramente stare lontani dall’alcol.
5. Glutine (se siete sensibili)
Anche se la sensibilità al glutine è una condizione ancora in fase di studio e ricerca, ci sono alcune evidenze scientifiche che suggeriscono che le persone sensibili (non celiache) a questo insieme di proteine possono manifestare vari sintomi extraintestinali come affaticamento, mal di testa, ansia e disturbi dell’umore (11)
Ricordiamo che il glutine è presente nel frumento, nella segale, nell’orzo e nel triticale e che la diagnosi di sensibilità al glutine si basa su sintomi persistenti e viene stabilita solo dopo aver escluso la celiachia e l’allergia al frumento (attraverso test di laboratorio).
Scopri anche:
Preferisci sempre olio d’oliva, olio di avocado o olio di cocco.
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3. Cibi ultra-lavorati
Gli alimenti ultra-lavorati spesso contengono non solo elevate quantità di zuccheri e grassi nocivi, ma anche altri ingredienti che sono stati collegati ad alterazioni dell’umore, soprattutto in persone particolarmente sensibili, come l’aspartame (6) (7) (8) e alcuni coloranti artificiali come la tartrazina (9).
Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire queste connessioni, gli alimenti ultra-lavorati (con più di 5 ingredienti) non forniscono benefici nutrizionali tali da compensare i potenziali rischi. Provate quindi a ridurli e vedete come vi sentite.
Inoltre scoprite:
4. Alcol
L’alcol può favorire o peggiorare i sintomi depressivi e la depressione, a sua volta, può indurre le persone a consumare grandi quantità di alcol per trovare una sorta di “sollievo” momentaneo. (10)
La mancanza di alcol non causa alcun problema di salute, quindi la cosa migliore da fare se si soffre di depressione è sicuramente stare lontani dall’alcol.
5. Glutine (se siete sensibili)
Anche se la sensibilità al glutine è una condizione ancora in fase di studio e ricerca, ci sono alcune evidenze scientifiche che suggeriscono che le persone sensibili (non celiache) a questo insieme di proteine possono manifestare vari sintomi extraintestinali come affaticamento, mal di testa, ansia e disturbi dell’umore (11)
Ricordiamo che il glutine è presente nel frumento, nella segale, nell’orzo e nel triticale e che la diagnosi di sensibilità al glutine si basa su sintomi persistenti e viene stabilita solo dopo aver escluso la celiachia e l’allergia al frumento (attraverso test di laboratorio).
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3. Cibi ultra-lavorati
Gli alimenti ultra-lavorati spesso contengono non solo elevate quantità di zuccheri e grassi nocivi, ma anche altri ingredienti che sono stati collegati ad alterazioni dell’umore, soprattutto in persone particolarmente sensibili, come l’aspartame (6) (7) (8) e alcuni coloranti artificiali come la tartrazina (9).
Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire queste connessioni, gli alimenti ultra-lavorati (con più di 5 ingredienti) non forniscono benefici nutrizionali tali da compensare i potenziali rischi. Provate quindi a ridurli e vedete come vi sentite.
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4. Alcol
L’alcol può favorire o peggiorare i sintomi depressivi e la depressione, a sua volta, può indurre le persone a consumare grandi quantità di alcol per trovare una sorta di “sollievo” momentaneo. (10)
La mancanza di alcol non causa alcun problema di salute, quindi la cosa migliore da fare se si soffre di depressione è sicuramente stare lontani dall’alcol.
5. Glutine (se siete sensibili)
Anche se la sensibilità al glutine è una condizione ancora in fase di studio e ricerca, ci sono alcune evidenze scientifiche che suggeriscono che le persone sensibili (non celiache) a questo insieme di proteine possono manifestare vari sintomi extraintestinali come affaticamento, mal di testa, ansia e disturbi dell’umore (11)
Ricordiamo che il glutine è presente nel frumento, nella segale, nell’orzo e nel triticale e che la diagnosi di sensibilità al glutine si basa su sintomi persistenti e viene stabilita solo dopo aver escluso la celiachia e l’allergia al frumento (attraverso test di laboratorio).
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Sempre preferire olio d’oliva, olio di avocado o di cocco.
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3. Cibi ultra-lavorati
Gli alimenti ultra-lavorati spesso contengono non solo elevate quantità di zuccheri e grassi nocivi, ma anche altri ingredienti che sono stati collegati ad alterazioni dell’umore, soprattutto in persone particolarmente sensibili, come l’aspartame (6), (7), (8) e alcuni coloranti artificiali come la tartrazina (9).
Sebbene sia necessarie ulteriori ricerche per chiarire queste connessioni, gli alimenti ultra-lavorati (con più di 5 ingredienti) non forniscono benefici nutrizionali tali da compensare i potenziali rischi. Provate quindi a ridurli e vedete come vi sentite.
Inoltre scoprite:
6 ingredienti da evitare quando si acquistano gli alimenti
4. Alcol
L’alcol può favorire o peggiorare i sintomi depressivi e la depressione, a sua volta, può indurre le persone a consumare grandi quantità di alcol per trovare una sorta di “sollievo” momentaneo. (10)
La mancanza di alcol non causa alcun problema di salute, quindi la cosa migliore da fare se si soffre di depressione è sicuramente stare lontani dall’alcol.
5. Glutine (se siete sensibili)
Anche se la sensibilità al glutine è una condizione ancora in fase di studio e ricerca, ci sono alcune evidenze scientifiche che suggeriscono che le persone sensibili (non celiache) a questo insieme di proteine possono manifestare vari sintomi extraintestinali come affaticamento, mal di testa, ansia e disturbi dell’umore (11)
Ricordiamo che il glutine è presente nel frumento, nella segale, nell’orzo e nel triticale e che la diagnosi di sensibilità al glutine si basa su sintomi persistenti e viene stabilita solo dopo aver escluso la celiachia e l’allergia al frumento (attraverso test di laboratorio).
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