¿Colon irritabile? Cibi che possono peggiorare i sintomi=====I-N-D-I-C-E-S-T-I-O-N-E=====

La sindrome dell’intestino irritabile, comunemente nota come colon irritabile, è una condizione molto comune che colpisce gran parte della popolazione mondiale, dai giovani agli anziani.

I sintomi possono variare a seconda dell’intensità della sindrome, ma la maggior parte delle persone avverte dolore addominale, diarrea, costipazione, gonfiore addominale e cambiamenti nella frequenza e nell’aspetto dei movimenti intestinali.

La causa esatta di questa condizione è attualmente sconosciuta, ma è stata associata a disturbi del sistema nervoso, infiammazioni intestinali, alterazioni della flora intestinale o infezioni gastrointestinali.

Tuttavia, il fattore scatenante più comune di questa condizione è il consumo continuo di alimenti irritanti.

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Quali alimenti limitare se si soffre di colon irritabile?

Prima di elencare gli alimenti che possono essere irritanti per il colon, è importante notare che questi possono variare da persona a persona. È quindi essenziale analizzare attentamente le reazioni del proprio corpo e identificare gli alimenti dannosi per voi.

Gli alimenti o le bevande che di solito sono limitati nell’ambito della dieta a basso contenuto di FODMAPS (carboidrati fermentabili a catena corta), un metodo creato per aiutare le persone affette da sindrome dell’intestino irritabile a controllare meglio i propri sintomi.

Latteo

Latteo è ricco di lattosio, un tipo di zucchero difficile da digerire per la maggior parte delle persone.

Questo perché è normale che gli adulti abbiano bassi livelli di lattasi, l’enzima necessario per digerire il lattosio.

Questo è il motivo per cui il latte intero, il formaggio, il burro e altri prodotti lattiero-caseari possono essere difficili da digerire e irritanti.

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Anche se sono generalmente considerati alimenti sani, i legumi contengono galatto-oligosaccaridi (GOS) che possono causare disturbi digestivi in persone particolarmente sensibili e possono portare a gas eccessivo, gonfiore o flatulenza.

I legumi a cui prestare particolare attenzione sono, tra gli altri, lenticchie, soia, fagioli, ceci, piselli e fave.

Questi cereali presentano alti livelli di fruttani, carboidrati fermentabili che possono scatenare fastidiosi sintomi digestivi, soprattutto nelle persone con intestino irritabile.

Tuttavia, gli alimenti o i prodotti che contengono tracce di questi cereali o che li includono come ingredienti secondari non sono solitamente esclusi da una dieta a basso contenuto di FODMAP.

Quello che si dovrebbe limitare il più possibile sono le fonti più comuni di grano, orzo e segale, come pane, pasta, cereali in scatola e prodotti da forno.

Anche i frutti ad alto contenuto di FODMAPS possono scatenare sintomi intestinali, soprattutto se consumati in grandi quantità.

I frutti da evitare in caso di intestino irritabile sono: mele, albicocche, ciliegie, mango, pesche, pere, prugne, anguria, litchi, frutta in scatola e frutta secca.

Invece, optate per frutti a basso contenuto di FODMAPS come mirtilli, kiwi, arance, fragole, limoni e mandarini.

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Dolcificanti

Molti dolcificanti (naturali e artificiali) sono ricchi di FODMAPS e possono quindi essere irritanti per il sistema digestivo.

Tali dolcificanti includono il miele, il nettare d’agave, lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio e i polioli (alcoli dello zucchero), spesso aggiunti a diversi prodotti con nomi quali sorbitolo, mannitolo e xilitolo.

Alcune verdure

Alcune verdure contengono più di un tipo di FODMAP ed è quindi importante saperle identificare per moderarne il consumo (se si soffre di colon irritabile).

Le verdure ad alto contenuto di uno o più FODMAPS includono aglio, cipolle, asparagi, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, funghi e porri.

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