Come recuperare l’olfatto dopo il COVID?

La perdita parziale dell’olfatto (iposmia) o la perdita totale dell’olfatto (anosmia) sono due dei sintomi più comuni associati a Covid-19, e sebbene molte persone recuperino l’olfatto nel giro di pochi giorni, la perdita può durare per diversi mesi o addirittura in modo permanente.

Uno studio pubblicato su Journal of Internal Medicine sulla prevalenza e il recupero della disfunzione olfattiva in 1.363 pazienti affetti da Covid-19 ha rilevato che la perdita parziale o completa dell’olfatto può durare fino a 6 mesi e si verifica in circa l’80% delle persone con sintomi da lievi a moderati di Covid-19.

Journal of Internal Medicine

Alcuni esperti sostengono che in alcuni casi questa perdita parziale o totale dell’olfatto può diventare permanente, soprattutto negli adulti più anziani, ma sono ancora necessari studi futuri per determinare il tasso di recupero a lungo termine.

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Il potere degli oli essenziali nel recupero dell’olfatto

La dottoressa Lina María Rubiano, medico dell’Università di La Sábana e specialista in Medicina Tradizionale Cinese, ha postato sul suo account instagram @linamrubiano un post in cui spiega dettagliatamente un protocollo di riabilitazione olfattiva che dovrebbe essere effettuato il prima possibile una volta comparso questo sintomo.

@linamrubiano

“Mi preoccupa un mondo senza olfatto, che collega noi esseri umani, ci protegge e ci rende più sensibili, con più memoria e quindi più reti neurali… il problema non è ammalarsi, il problema è non guarire”, dice la dottoressa Rubiano.

Di cosa avete bisogno?

  • olio essenziale di rosa
  • Olio essenziale di eucalipto
  • Olio essenziale di chiodi di garofano
  • Olio essenziale di limone

Cosa fare?

Infondere ogni olio per 5 minuti (ciascuno) e farlo due volte al giorno per un massimo di 12 settimane o fino a quando questo senso non torna normale.

Si può annusare direttamente dal flacone, senza avvicinare troppo il naso, oppure si possono applicare 2 gocce sul palmo della mano, strofinare e annusare.

Perché?

Gli oli essenziali derivano da estratti di piante e sono stati utilizzati per secoli nell’ambito della medicina alternativa per sostenere la salute e il benessere, soprattutto nella pratica dell’aromaterapia.

L’uso specifico di questi 4 oli essenziali ha mostrato risultati promettenti in alcuni studi scientifici (1) (2) ed è stato riscontrato che l’esposizione ripetuta a questi profumi può aumentare la sensibilità olfattiva in pazienti con disfunzioni olfattive post-infettive.

1

2

E se non riuscite a trovare nessuno di questi oli?

Nel suo post su Instagram, la dottoressa Lina Maria Rubiano avverte che l’olio di rosa potrebbe essere difficile da reperire o non accessibile, quindi suggerisce alcune alternative:

  • Mettere sul fornello acqua calda con eucalipto per tutta la durata della malattia
  • Masticare chiodi di garofano
  • Macerare la scorza di limone
  • Macerare petali di rosa rossa o rosa e avvicinarli al naso.
  • Mettere sul fornello acqua calda con eucalipto per tutta la durata della malattia
  • Masticare chiodi di garofano
  • Macerare la scorza di limone
  • Macerare petali di rosa rossa o rosa e avvicinarli al naso.
  • Versare acqua calda sul fornello con eucalipto per tutta la durata della malattia
  • Macinare i chiodi di garofano>
  • Macinare la scorza di limone
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  • Macinare petali di rosa rossa o rosa e portarli vicino al naso.
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