Il digiuno intermittente: miti e spiegazioni
Ha dimostrato di avere grandi benefici quando viene pianificato e attuato correttamente.
Tuttavia, ci sono anche molti miti che circondano il digiuno: è una moda, rallenterà il metabolismo, farà perdere muscoli, è pericoloso, va bene solo per dimagrire, va bene solo per perdere peso, va bene solo per perdere peso, va bene solo per perdere peso, va bene solo per perdere peso?
Per questo motivo, e con l’obiettivo di fare chiarezza su questo argomento, noi di Viva mi Salud abbiamo raccolto i miti più comuni sul digiuno intermittente con le rispettive spiegazioni.
I miti più comuni sul digiuno intermittente con le rispettive spiegazioni.
Speriamo che troviate utile questo articolo e che possiate condividerlo con altri che ne hanno bisogno.
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1. Mito 1: Il digiuno è una dieta nuova e temporanea
Nonostante la sua recente fama, il digiuno intermittente non è nuovo o temporaneo, in quanto è stato praticato (in forme diverse e per motivi diversi) per quasi tutta la storia dell’umanità.
Tuttavia, negli ultimi anni c’è stato un rinnovato interesse per questa pratica come modello che può avere un impatto positivo su diverse aree della salute umana.
Il digiuno NON è una dieta.
2. Mito 2: Il digiuno è saltare i pasti e soffrire la fame
Quando si parla di digiuno intermittente, molte persone lo collegano semplicemente al “saltare i pasti” o al “soffrire la fame”, ma questo modello alimentare va ben oltre e non va confuso con la fame (mancanza involontaria di cibo).
Il digiuno intermittente, come suggerisce il nome, è caratterizzato da periodi di astinenza volontaria e controllata dal cibo, seguiti da periodi in cui si mangia.
3. Mito 3: Tutti possono digiunare
In teoria tutti possono digiunare, ma NON in tutte le fasi della vita. L’elenco delle persone che dovrebbero astenersi dal digiuno comprende:
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- Persone con un peso eccessivamente basso
- Persone con disturbi alimentari (anoressia, bulimia…. )
- Persone di età inferiore ai 18 anni
- Donne incinte o che allattano (soprattutto in caso di digiuno molto prolungato)
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Il digiuno deve essere particolarmente monitorato e sorvegliato nelle persone con diabete o altre condizioni mediche gravi come malattie epatiche, renali o cardiache.
4. Mito 4: L’obiettivo del digiuno è perdere peso
Anche se la riduzione del grasso corporeo è uno dei benefici di un digiuno ben mirato e attuato, questo non è o non dovrebbe essere l’unico obiettivo dell’inizio del digiuno.
Tra i benefici per la salute che sono stati associati al digiuno ci sono:
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- Promuovere l’autofagia (meccanismo naturale di rigenerazione a livello cellulare)
- Migliorare la sensibilità all’insulina
- Ottimizzare le funzioni cerebrali.
- Proteggere dal processo di invecchiamento
- Migliorare i livelli di colesterolo
- Potenziale riduzione delle infiammazioni
- Promuovere l’autofagia (meccanismo di rigenerazione naturale a livello cellulare)
- Migliorare la sensibilità all’insulina
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- Proteggere dal processo di invecchiamento
- Migliorare i livelli di colesterolo
- Possibile riduzione dell’infiammazione
- Persone con un peso eccessivamente basso
- Persone con disturbi alimentari (anoressia, bulimia…. )
- Persone di età inferiore ai 18 anni
- Donne incinte o che allattano (soprattutto in caso di digiuno molto prolungato)
- Promuovere l’autofagia (meccanismo naturale di rigenerazione a livello cellulare)
- Migliorare la sensibilità all’insulina
- Ottimizzare le funzioni cerebrali.
- Proteggere dal processo di invecchiamento
- Migliorare i livelli di colesterolo
- Potenziale riduzione delle infiammazioni
- Promuovere l’autofagia (meccanismo di rigenerazione naturale a livello cellulare)
- Migliorare la sensibilità all’insulina
- Ottimizzare le funzioni cerebrali
- Proteggere dal processo di invecchiamento
- Migliorare i livelli di colesterolo
- Possibile riduzione dell’infiammazione
- Persone con un peso eccessivamente basso
- Persone con disturbi alimentari (anoressia, bulimia…)
- Persone di età inferiore ai 18 anni
- Donne incinte o che allattano (soprattutto in caso di digiuno molto prolungato)
- Promuovere l’autofagia (meccanismo naturale di rigenerazione a livello cellulare)
- Migliorare la sensibilità all’insulina
- Ottimizzare le funzioni cerebrali
- Proteggere dal processo di invecchiamento
- Migliorare i livelli di colesterolo
- Potenziale riduzione delle infiammazioni
- Promuovere l’autofagia (meccanismo di rigenerazione naturale a livello cellulare)
- Migliorare la sensibilità all’insulina
- Ottimizzare le funzioni cerebrali
- Proteggere dal processo di invecchiamento
- Migliorare i livelli di colesterolo
- Possibile riduzione dell’infiammazione
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Scopri anche: <
5. Mito 5: Il digiuno è troppo difficile e pericoloso
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Molte persone adottano il digiuno come parte naturale della loro vita e lo fanno senza grandi sforzi (o rischi), ma è importante iniziare gradualmente e farlo con la guida di un esperto.
Ci sono diversi protocolli di digiuno (12:22 – 14:10 – 16:8 – 20:4 e più) e iniziare con un digiuno di 14 ore una o due volte alla settimana può essere un buon modo per passare a questo stile di vita.
6. Mito 6: Il digiuno impoverisce la massa muscolare
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Questo è uno dei timori più comuni riguardo al digiuno intermittente, ma studi clinici hanno dimostrato che non c’è una perdita significativa di massa magra durante il digiuno.
Di fronte alla mancanza di cibo, il corpo si rivolge prima agli zuccheri e poi al grasso (non ai muscoli) per ottenere il carburante necessario a svolgere i suoi compiti quotidiani.
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7. Mito 6: Il digiuno rallenta il metabolismo
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Questa è un’affermazione comune e non scientifica. Il dottor Jason Fung, uno dei maggiori esperti mondiali di digiuno intermittente, spiega:
“Tutti gli studi dimostrano che durante il digiuno il metabolismo rimane invariato o addirittura aumenta. Se si esaminano gli adattamenti ormonali al digiuno, si nota che i livelli di adrenalina tendono ad aumentare. E questo fa sì che il metabolismo continui ad accelerare.”
Scopri anche:
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1. Mito 1: Il digiuno è una dieta nuova e temporanea
Nonostante la sua recente fama, il digiuno intermittente non è nuovo o temporaneo, in quanto è stato praticato (in forme diverse e per motivi diversi) per quasi tutta la storia dell’umanità.
Tuttavia, negli ultimi anni c’è stato un rinnovato interesse per questa pratica come modello che può avere un impatto positivo su diverse aree della salute umana.
Il digiuno NON è una dieta.
2. Mito 2: Il digiuno è saltare i pasti e soffrire la fame
Quando si parla di digiuno intermittente, molte persone lo collegano semplicemente al “saltare i pasti” o al “soffrire la fame”, ma questo modello alimentare va ben oltre e non va confuso con la fame (mancanza involontaria di cibo).
Il digiuno intermittente, come suggerisce il nome, è caratterizzato da periodi di astinenza volontaria e controllata dal cibo, seguiti da periodi in cui si mangia.
3. Mito 3: Tutti possono digiunare
In teoria tutti possono digiunare, ma NON in tutte le fasi della vita. L’elenco delle persone che dovrebbero astenersi dal digiuno comprende:
Il digiuno deve essere particolarmente monitorato e sorvegliato nelle persone con diabete o altre condizioni mediche gravi come malattie epatiche, renali o cardiache.
4. Mito 4: L’obiettivo del digiuno è perdere peso
Anche se la riduzione del grasso corporeo è uno dei benefici di un digiuno ben mirato e attuato, questo non è o non dovrebbe essere l’unico obiettivo dell’inizio del digiuno.
Tra i benefici per la salute che sono stati associati al digiuno ci sono:
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5. Mito 5: Il digiuno è troppo difficile e pericoloso
Molte persone adottano il digiuno come parte naturale della loro vita e lo fanno senza grandi sforzi (o rischi), ma è importante iniziare gradualmente e farlo con la guida di un esperto.
Ci sono diversi protocolli di digiuno (12:22 – 14:10 – 16:8 – 20:4 e più) e iniziare con un digiuno di 14 ore una o due volte alla settimana può essere un buon modo per passare a questo stile di vita.
6. Mito 6: Il digiuno impoverisce la massa muscolare
Questo è uno dei timori più comuni riguardo al digiuno intermittente, ma studi clinici hanno dimostrato che non c’è una perdita significativa di massa magra durante il digiuno.
Di fronte alla mancanza di cibo, il corpo si rivolge prima agli zuccheri e poi al grasso (non ai muscoli) per ottenere il carburante necessario a svolgere i suoi compiti quotidiani.
7. Mito 6: Il digiuno rallenta il metabolismo
Questa è un’affermazione comune e non scientifica. Il dottor Jason Fung, uno dei maggiori esperti mondiali di digiuno intermittente, spiega:
“Tutti gli studi dimostrano che durante il digiuno il metabolismo rimane invariato o addirittura aumenta. Se si esaminano gli adattamenti ormonali al digiuno, si nota che i livelli di adrenalina tendono ad aumentare. E questo fa sì che il metabolismo continui ad accelerare.”
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1. Mito 1: Il digiuno è una dieta nuova e temporanea
Nonostante la sua recente fama, il digiuno intermittente non è nuovo o temporaneo, in quanto è stato praticato (in forme diverse e per motivi diversi) per quasi tutta la storia dell’umanità.
Tuttavia, negli ultimi anni c’è stato un rinnovato interesse per questa pratica come modello che può avere un impatto positivo su diverse aree della salute umana.
Il digiuno NON è una dieta.
2. Mito 2: Il digiuno è saltare i pasti e soffrire la fame
Quando si parla di digiuno intermittente, molte persone lo collegano semplicemente al “saltare i pasti” o al “soffrire la fame”, ma questo modello alimentare va ben oltre e non va confuso con la fame (mancanza involontaria di cibo).
Il digiuno intermittente, come suggerisce il nome, è caratterizzato da periodi di astinenza volontaria e controllata dal cibo, seguiti da periodi in cui si mangia.
3. Mito 3: Tutti possono digiunare
In teoria tutti possono digiunare, ma NON in tutte le fasi della vita. L’elenco delle persone che dovrebbero astenersi dal digiuno comprende:
Il digiuno deve essere particolarmente monitorato e sorvegliato nelle persone con diabete o altre condizioni mediche gravi come malattie epatiche, renali o cardiache.
4. Mito 4: L’obiettivo del digiuno è perdere peso
Anche se la riduzione del grasso corporeo è uno dei benefici di un digiuno ben mirato e attuato, questo non è o non dovrebbe essere l’unico obiettivo dell’inizio del digiuno.
Tra i benefici per la salute associati al digiuno ci sono:>
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5. Mito 5: Il digiuno è troppo difficile e pericoloso
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Molte persone adottano il digiuno come parte naturale della loro vita e lo fanno senza grandi sforzi (o rischi), ma è importante iniziare gradualmente e farlo con la guida di un esperto.
Ci sono diversi protocolli di digiuno (12:22 – 14:10 – 16:8 – 20:4 e più) e iniziare con un digiuno di 14 ore una o due volte alla settimana può essere un buon modo per passare a questo stile di vita.
6. Mito 6: Il digiuno impoverisce la massa muscolare
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Questo è uno dei timori più comuni riguardo al digiuno intermittente, ma studi clinici hanno dimostrato che non c’è una perdita significativa di massa magra durante il digiuno.
Di fronte alla mancanza di cibo, il corpo si rivolge prima agli zuccheri e poi al grasso (non ai muscoli) per ottenere il carburante necessario a svolgere i suoi compiti quotidiani.
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7. Mito 6: Il digiuno rallenta il metabolismo
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Questa è un’affermazione comune e non scientifica. Il dottor Jason Fung, uno dei maggiori esperti mondiali di digiuno intermittente, spiega:
“Tutti gli studi dimostrano che durante il digiuno il metabolismo rimane invariato o addirittura aumenta. Se si esaminano gli adattamenti ormonali al digiuno, si nota che i livelli di adrenalina tendono ad aumentare. E questo fa sì che il metabolismo continui ad accelerare.”
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5. Mito 5: Il digiuno è troppo difficile e pericoloso
Molte persone adottano il digiuno come parte naturale della loro vita e lo fanno senza grandi sforzi (o rischi), ma è importante iniziare gradualmente e farlo con la guida di un esperto.
Ci sono diversi protocolli di digiuno (12:22 – 14:10 – 16:8 – 20:4 e più) e iniziare con un digiuno di 14 ore una o due volte alla settimana può essere un buon modo per passare a questo stile di vita.
6. Mito 6: Il digiuno impoverisce la massa muscolare
Questo è uno dei timori più comuni riguardo al digiuno intermittente, ma studi clinici hanno dimostrato che non c’è una perdita significativa di massa magra durante il digiuno.
Di fronte alla mancanza di cibo, il corpo si rivolge prima agli zuccheri e poi al grasso (non ai muscoli) per ottenere il carburante necessario a svolgere i suoi compiti quotidiani.
7. Mito 6: Il digiuno rallenta il metabolismo
Questa è un’affermazione comune e non scientifica. Il dottor Jason Fung, uno dei maggiori esperti mondiali di digiuno intermittente, spiega:
“Tutti gli studi dimostrano che durante il digiuno il metabolismo rimane invariato o addirittura aumenta. Se si esaminano gli adattamenti ormonali al digiuno, si nota che i livelli di adrenalina tendono ad aumentare. E questo fa sì che il metabolismo continui ad accelerare.”
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